Instagram, nuova funzione contro il cyberbullismo
- 09
- 01
- 2020
- 0
- cyberbullismo
- diffamazione on line
- furto d’identità
- Intelligenza Artificiale
- minacce
- molestie
- pedopornografia
- sextortion
- stalking
- una vita da social
- Category:
- Social Media
Social network e nuove generazioni, la lotta al bullismo on line segna un nuovo punto, Instagram lancia una nuova funzione che segnala le didascalie “a rischio”
A 10 anni ci superano nell’uso delle tecnologie e preferiscono stare davanti a uno schermo, per piccolo che sia, piuttosto che giocare con il cane o fare una partita di pallone con gli amici. Sapevate che esiste la sindrome del pollice da smartphone? Basta guardare come questa articolazione viene utilizzata dai nostri figli e nipoti per messaggiare, whatsappare, selfare, postare, per capire che non si tratta di una bufala.
Generazione Z e generazione Alpha, secondo una recente ricerca di coop sull’utilizzo dello smartphone e, nel dettaglio, sull’età in cui hanno tenuto in mano il primo cellulare, emerge che il 25% dei giovani tra i 18 e i 35 anni dichiara di averlo ricevuto tra i 5 e i 10 anni.
Il successo dello smartphone e di Internet nei confronti delle nuove generazioni è lampante, ma occorre a questo punto parlare anche del “lato oscuro” delle nuove tecnologie ed in particolare del fantastico mondo dei social media. Fantastico, certo, perché consente ai nostri figli e nipoti di essere sempre in contatto con i loro coetanei, di scambiare foto, informazioni e di condividere stati d’animo, di essere insomma sempre connessi. Una sorta di paese dei balocchi che, tuttavia, nasconde insidie e pericoli per chi si avventura nella Rete senza le dovute cautele.
Dai dati statistici diffusi dalla Polizia Postale in occasione della settima edizione di “Una vita da social”, la campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo, si apprende infatti che 1 ragazzo su 3 ha un profilo fake, cioè falso, sui social, 5 ragazzi su 6 controllano sempre chi mette like ai loro post e 1 minore su 2 è vittima di violenze. Purtroppo il dato è in netta crescita per i giovanissimi. Al 31 agosto di quest’anno infatti, sono stati 269 i minori vittime di stalking, diffamazione on line, ingiurie, minacce, molestie, furto d’identità sui social network, diffusione di materiale pedopornografico online, sextortion o ricatto sessuale, in poche parole insomma di cyberbullismo.
In questo panorama piuttosto inquietante, la buona notizia è che i gestori delle principali piattaforme stanno mettendo a punto strumenti per contrastare l’uso improprio di questi potentissimi mezzi di comunicazione.
Recentemente per esempio Instagram, il social delle immagini tanto amato dai ragazzini, ha messo a punto una nuova funzione che ci avvisa quando le didascalie su una foto o un video possono essere considerate offensive e ci offre la possibilità di mettere in pausa e riconsiderare quanto abbiamo scritto prima di pubblicarlo.
Per contrastare il bullismo online, Instagram ha infatti sviluppato e testato un’intelligenza artificiale (Ia) in grado di riconoscere diverse forme di bullismo. Già verso la metà del 2019, ha lanciato una funzione che avvisa le persone quando i loro commenti possono essere considerati offensivi prima che vengano pubblicati. I risultati sono stati promettenti e hanno evidenziato che grazie a questo le persone sono portate a riconsiderare le loro parole quando ne viene data loro la possibilità.
Con la nuova funzione lanciata il 16 dicembre, quando qualcuno scrive una didascalia che l’Ia rileva potenzialmente offensiva, riceverà un messaggio che lo informa che la sua didascalia è simile a quella segnalata per il bullismo. Avrà quindi l’opportunità di modificarla prima che venga pubblicata.
Oltre a limitare la portata del bullismo, questo avviso aiuta a educare le persone su ciò che non è consentito su Instagram e quando un account potrebbe essere a rischio di infrangerne le regole. Per iniziare, questa funzione verrà implementata solo in alcuni paesi e sarà poi rilasciata gradualmente a livello globale nei prossimi mesi.
Patrizia Kopsch
Author of this article
Consulente di comunicazione, formatrice sui temi della comunicazione digitale e dei social media con un passato da giornalista e caporedattore centrale in una rivista periodica mensile. Una smisurata passione per i contenuti e la comunicazione, un amore viscerale per la scrittura e le notizie sono stati riversati in questo sito e in ogni aspetto professionale, in ogni corso, testo prodotto e condiviso.